Con una recente sentenza il Tribunale di Mantova ha confermato l’orientamento secondo cui va ricondotta nel 4’ livello l’attività del carrellista elevatore. Secondo le declaratorie del CCNL emergere infatti che il discrimine fra il 4^ e 5^ livello risiede proprio nell’attività di conduzione di carrelli "elevatori" (propria del 4’ livello), che non compare nei profili indicati al 5’ livello, che richiama invece "l'attività di carico e scarico merci con utilizzo anche di transpallets manuali ed elettrici ed i conducenti di carrelli elettrici".
Appare quindi consolidato che l'operaio che conduce un mezzo elevatore a due o quattro forche (non superiore a 30 quintali) svolge per la contrattazione di settore attività riconducibile al IV livello, con conseguente illegittimità di ogni sotto inquadramento.
Nel caso discusso dal Tribunale il lavoratore, assistito dall’avvocato Daniele Mascia, era stato addirittura inquadrato nel 6’ livello Junior, l’ultimo del ccnl. La sentenza del Tribunale di Mantova ha anche confermato che la società committente è obbligata in solido con la datrice di lavoro a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonchè i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto, con conseguente condanna di tale società al pagamento delle differenze retributive rivendicate nella causa.
